La mia Crociera ai Caraibi con MSC: diario di viaggio e recensione!

Ciao Crocieristi! Oggi vi racconto finalmente della mia crociera ai Caraibi con MSC Seaside.

È stata una crociera abbastanza breve, inserita all’interno di una più ampia vacanza dedicata alla East Coast degli Stati Uniti.

Ci tengo comunque a raccontarvela perché so che molti di voi sono interessati alle crociere ai Caraibi. Spero quindi che questa esperienza possa esservi d’aiuto.

La nostra crociera

Innanzitutto, questa è stata la mia prima crociera da Port Canaveral ed ho notato subito che è molto più facile orientarsi rispetto a Port Miami.

C’è un parcheggio proprio di fronte alla nave. Bisogna pagare all’entrata, ma questo vi farà risparmiare tempo quando ve ne andrete. Credo che il costo fosse di 18 dollari al giorno, ma ne vale assolutamente la pena se arrivate in auto.

La cabina scelta era in esperienza Aurea. Come vi ho già spiegato nell’articolo delle esperienze MSC, si hanno i seguenti vantaggi: imbarco prioritario, sbarco prioritario, prosecco e cioccolata in cabina, possibilità di cenare in qualsiasi momento, accesso alle terme ed accesso al solarium del ponte 19.

Per l’imbarco prioritario vi basta dire, al personale che incontrerete lungo il percorso, che avete la priorità così vi manderanno nelle code più corte e poi vi faranno salire sulla nave subito dopo aver finito di imbarcare i passeggeri con esigenze speciali.

La cabina era ottima, con un balcone un po’ più grande del normale ed anche un po’ di spazio aggiuntivo in cabina.

Abbiamo apprezzato la possibilità di andare al ristorante in qualsiasi momento, che personalmente ci è piaciuta molto.

Vi dicevo prima del top solarium al ponte 19. Lo abbiamo amato perché non era praticamente mai affollato, aveva 2 vasche idromassaggio, un bar e delle sdraio molto comode. Non abbiamo mai dovuto aspettare più di qualche minuto per avere un drink, ed essendo sul ponte 19 la vista era meravigliosa.

Giorno 1

Abbiamo dovuto aspettare nel terminal per circa un’ora prima che iniziassero le procedure d’imbarco. Non so se sia stata colpa di MSC o del porto, ma dopo che hanno iniziato ad imbarcare siamo saliti quasi subito in nave.

Una volta a bordo siamo andati direttamente al buffet sul ponte 8 per il pranzo. Il cibo era caldo, gustoso ed abbastanza vario.

La nostra cabina era pronta per le 14:00, quindi appena finito di pranzare ci siamo diretti subito lì. Abbiamo fatto un controllo veloce, lasciato li zaini e messo le cose di valore nella cassaforte.

Quasi subito siamo riusciti per rilassarci sul ponte 19 fino all’ora dell’esercitazione di sicurezza: bisognava tornare in camera entro le 16:30 per guardare il video, poi chiamare il numero alla fine del video per confermare di averlo visto. Dopodiché bisognava recarsi al punto di controllo di sicurezza per far scannerizzare la carta di crociera. Alla fine la procedura è stata semplice.

Alcune cose da notare per chi non ha mai fatto una crociera con MSC. Prima di partire avevo inserito i dati della mia carta di credito al momento del check-in online, utilizzando la stessa carta di credito sia per me che per la persona che viaggiava con me.

Quel giorno ho avuto due pre-autorizzazioni da 250 dollari sulla mia carta di credito, dato che vale per ogni persona in cabina e per coprire qualsiasi acquisto aggiuntivo fatto sulla nave.

L’importo è stato blocco fino alla sera in cui siamo scesi dalla nave e poi è stato aggiornato. A questo punto sono apparsi degli addebiti separati per coprire i costi delle cose che sono state acquistate. Per maggiori informazioni leggete l’articolo in cui vi spiego con precisione come pagare sulla nave da crociera.

In più, ogni giorno c’è un addebito di 14,50 dollari a persona per coprire i costi di servizio, quindi non stupitevi se vedete questo importo sul conto. Questa cifra copre le mance per tutto il personale della nave, compresi quelli che non vedrete mai lavorare ma sono dietro le quinte.

Arrivata la sera abbiamo cenato nel ristorante principale che ci era stato assegnato. Tutto buono, io ho mangiato un ottimo salmone, e con un servizio eccellente da parte dei camerieri.

Dopo cena abbiamo girovagato un po’ e poi siamo tornati in cabina per mettere a posto un po’ di cose, sistemare i bagagli e prepararci per andare a letto.

Giorno 2

Il secondo giorno la nave ha fatto tappa a Nassau. Avevamo compilato il modulo per la colazione in camera la sera prima. Ci è stata consegnata in perfetto orario e l’abbiamo gustata sul balcone.

Abbiamo mangiato muffin al cioccolato, pain au chocolat, frutta, salumi e formaggi, e bevuto un buon succo di frutta.

Dato che la nave non attraccava prima di mezzogiorno, a metà mattinata siamo andati anche al bar del cioccolato Venchi, per bere un buonissimo mocaccino!

Poi ci siamo andati al nostro solito solarium per osservare l’avvicinamento alla fantastica Nassau.

Non abbiamo fatto un’escursione organizzata, ma abbiamo preso un taxi (5 dollari a persona) per raggiungere Paradise Island e l’Atlantis Resort.
La spiaggia è stupenda con un acqua davvero cristallina, abbiamo visto da vicino anche delle enormi tartarughe marine.

Dopo aver lasciato la spiaggia abbiamo acquistato qualche souvenir nell’area del Marina Village, passeggiato per l’hotel, ed ovviamente ammirato alcune delle aree panoramiche.

Siamo tornati in taxi al porto e abbiamo visitato alcuni negozi intorno alla nave prima di tornare a bordo. La cena, sempre nel ristorante principale, è stata ancora una volta buona. In tarda serata ci siamo goduti un po’ di musica nell’area lounge del bar Venchi.

Giorno 3

Il terzo giorno ci siamo fermati a Ocean Cay. Il tempo era un po’ nuvoloso con un po’ di pioggerella durante la mattinata. Per fortuna si è schiarito nel pomeriggio.

Al mattino ci siamo sistemati sulle poltrone a pouf nella prima spiaggia a sinistra che se non ricordo male si chiama Lighthouse Bay.

Erano super comode e l’atmosfera ci è piaciuta molto. Non abbiamo mangiato al buffet dell’isola, ma siamo tornati al buffet sulla nave con l’intenzione di scendere nuovamente più tardi nel pomeriggio.

Dopo esserci riposati un po’ siamo scesi di nuovo e ci siamo diretti verso la Sunset Beach. Anche questa spiaggia è molto carina, c’è una parte libera ed una parte attrezzata con sedie a sdraio, ombrelloni, dei comodi bagni ed un bar.
La spiaggia non era affatto affollata quindi ce la siamo goduti appieno.

Qui non abbiamo dovuto aspettare per bere qualcosa, avevamo provato ad andare prima al bar della Lighthouse Bay ma non siamo riusciti a ordinare per quanta gente c’era.

Dopo qualche bagno, un po’ di relax al sole e qualche drink si era fatto tardi e siamo tornati a bordo per la cena al ristorante. Vi posso confermare che abbiamo mangiato sempre bene, non ho davvero cose negative da dire su questo aspetto.

Alla sera c’è stato anche lo spettacolo al faro che abbiamo visto benissimo dal nostro balcone, davvero bello!

Giorno 4

Il quarto giorno è stato di navigazione, quindi ne abbiamo approfittato per andare alla spa. Carina però trovo che i servizi extra, come i massaggi, siano davvero troppo costosi.

Per la cena abbiamo scelto di andare al Butcher’s Cut, uno dei ristoranti speciali che non sono includi con la quota della crociera. Anche in questo caso mi è piaciuto tutto, non era la prima volta che mangiavo in questo ristorante visto che c’è anche su altre navi, e devo dire che da amante della carne è uno dei miei preferiti.

Vi segnalo che c’è anche un bar speciale appena fuori dal ristorante che ha un menu molto diverso dagli altri bar della nave. I cocktail sono un po’ più costosi, quindi probabilmente dovrete aggiungere la differenze se avete uno dei pacchetti bevande di MSC, ma vi assicuro che ne vale la pena.

Sui nostri documenti di sbarco eravamo indicati come secondo gruppo e l’incontro era previsto al Bar dello Sport alle 8:15. La mattina dello sbarco il buffet ha aperto alle 6:30 e quindi siamo andati a fare colazione presto e poi siamo rimasti in cabina fino alle 8:00.

Quando siamo arrivati al punto d’incontro ci hanno detto che non si poteva ancora sbarcare perché non era ancora arrivata l’autorizzazione dalle autorità portuali.

Alle 8:45 circa hanno chiamato il nostro gruppo al ponte 6 per lo sbarco. Purtroppo la fila era lunghissima e ci sono voluti altri 30 minuti per scendere dalla nave. Per chi ne avesse bisogno, c’erano molti addetti che si sono offerti di aiutare a portare i bagagli alle auto o alla navetta, una cosa che mi è piaciuta molto.

Nel complesso, volevamo che questa fosse una crociera più rilassante e non abbiamo partecipato a molte attività. Volevamo solo rilassarci, mangiare del buon cibo e goderci il bellissimo paesaggio.

Gli aspetti negativi

Non ci può essere una vera recensione senza soffermarsi un po’ anche sulle cose negative. Probabilmente sapete quanto mi piaccia MSC però è giusto anche soffermarsi sui difetti per migliorarsi sempre di più.

Cosa non mi è piaciuto: ho avuto l’impressione che la compagnia abbia aumentato le zone per fumatori rispetto all’ultima volta che sono stato a bordo. Alcune volte, a causa della vicinanza con le altre aree, il fumo arrivava anche nelle aree non fumatori.

Una in particolare è l’Haven Lounge, che era uno dei miei posti preferiti. È un’area non fumatori, ma a causa della vicinanza con altre aree fumatori il fumo arriva molto anche lì.

Un’altra cosa che ho notato sono molte persone fumare sui balconi delle cabine. Secondo le regole sul fumo di MSC è vietato fumare in cabina, quindi non capisco perché nessuno vigili su questa cosa, che tra l’altro mette in pericolo l’incolumità di tutti.

Ho sentito alcune persone lamentarsi degli ascensori. Noi non abbiamo avuto problemi, non abbiamo mai aspettato troppo e il nuovo sistema che permette di premere il numero del piano desiderato dall’esterno è sembrato molto efficiente.

Un altra cosa che mi piacerebbe sarebbe l’introduzione di nuovi itinerari come quello dei Caraibi meridionali dalla Florida, cosa che MSC al momento non fa.

Una volta che hai fatto i Caraibi orientali e occidentali hai fatto praticamente visto tutto. Sarebbe bello se riportassero alcuni vecchi itinerari come quelli che facevano tappa a St. Martin e St. Thomas.